SOVERATO – C’è una festa dedicata agli anni ’80 in Calabria che da 15 anni è un vero fenomeno sociale. Quello del “Noi che…” è un momento di incontro tra calabresi residenti, quelli che tornano per le vacanze e tanti turisti che affollano le coste ogni anno. Un momento unico in cui si incontrano vecchi compagni di scuola e di giochi, un vero viaggio nel tempo la cui colonna sonora è quella dei meravigliosi e magici anni della discomusic.
A Soverato brividi per l’inno della Roma
Nell’edizione svoltasi a Soverato due sere fa, tra i balli di gruppo senza dimenticare i lenti, dal “Tempo delle Mele” a Claudio Baglioni, c’è stato spazio anche per l’inno della Roma. In oltre tremila hanno intonato a squarciagola “Grazie Roma” tutti insieme, a prescindere dalla propria fede calcistica, nel cuore di Soverato, lasciandosi andare ad una performance inedita ed inusuale nel mondo della notte anche da un punto di vista prettamente ritmico e musicale. Il risultato è stato straordinario, più che una discoteca dì Soverato sembrava la curva sud della Roma, tutto immortalato da telefoni, selfie e post sui social. Sarà stato contento anche Antonello Venditti, autore dell’iconica canzone, ormai inno storico dell’entrata in campo della squadra giallorossa romana, dallo stadio alla discoteca con la stessa carica di emozioni e ricordi indipendentemente dalla fede calcistica.
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